Primo post! Anche se..scrivere non è mai stato un mio interesse.. preferisco usare le mani in altro modo! Però, e c'è un però, voglio battezzarmi come scrittore sfruttandolo come incipit per il primo prototipo di powder board "ibrido", cioè teoricamente utilizzabile sia in fresca ma anche in pista (e vedremo perchè/come). Tutto è partito da una tavola della PLP (Peace Love Powder board), "ragazzi" di Torino che si sono impegnati nella costruzione di tavole da pura fresca, senza lamine (solo ultimamente stanno approcciando soletta/lamine), e devo ringraziarli sia per le chiacchierate fatte, sia per la gasatura che mi hanno trasmesso con i loro video/foto. Vi linko il loro primo sito da cui mi è presa l'ossessione: Ettore Barabino powderboard Quindi, prima idea: tavola da fresca full wood. E in realtà sarebbe stato anche un progetto "semplice", ma non per vaneggiarmi, ma perchè semplicemente ho esperienza nella costruzione di tavole da longskate , quindi farla in solo legno significa solamente fare un altro stampo, moooolto ma mooolto più semplice di uno da long (soprattutto gli ultimi che ho fatto, molto più complicati... se volete dare un'occhiata alle tavole di mia costruzione ecco qua: Witko Longboards). Sono partito quindi dall'idea di comprare semplicemente del compensato marino (okumè) da 4 mm, e usare solo quello con ovviamente vetroresina sia per irrobustire sia per renderlo impermeabile e rinforzare i bordi spigolati. Poi però mi sono chiesto.. perchè non andare oltre e provare a crearne una più versatile? Così mi sono messo alla ricerca ed ho trovato tanti artigiani all'estero che le fanno come avevo immaginato! Quindi, anche se di qualità e di raffinatezza minore, mi sono creduto di poterla fare! Ed in effetti diciamo che il risultato del primo prototipo potrebbe essere sufficiente (ma ho già in mente altre soluzioni). Partiamo dalle basi del progetto: 1) shape: classico swallowtail, non lunghissimo (PLP le fa anche da 220 cm ad esempio), ma bello largo, si arriva sui 38 cm max sul nose 2) stampo: rigorosamente direzionale, con mega kicknose che fa da galleggiante per la fresca E fin qui, si tratta di fare due linee in CAD, niente di incredibile.. ponderando l'idea però della soletta mi sono venuti molti dubbi, poichè il legno, pur essendo marino e rivestito di vetroresina, potrebbe anche ad esempio graffiarsi sui kick (ma anche lateralmente se non si protegge nel trasporto) e quindi col tempo potrebbe delaminarsi, con conseguente abbandono della tavola (però va bhe, il primo test ci sta sempre di buttarlo via purtroppo dopo poco tempo, la mia prima tavola si ruppe quando ci salii sopra, la feci poco spessa). Per la costruzione futura poi vi aggiornerò, ho già in mente come sporcarmi ancora di più le mani... Intanto vi lascio qualche foto dello stampo down wip, molto semplice, a "scheletro": Torniamo all'okumè, ho già preparato i pannelli (3x, quindi 12 mm in tutto, verrà pesante ma pace) e la grafica sul bottom, molto minimale: Anche l'adesivo è fatto in casa! Con un mio amico abbiamo comprato un plotter vinile ad inizio anno e ci siamo divertiti un po' (se volete dare un'occhiata, sito: Babuse, oppure su fb, non ci stiamo tanto dietro ultimamente causa lavoro, ma ogni tanto qualcosa pubblichiamo). Passiamo alla "novità" diciamo, alla new entry dopo il primo step progettuale: la soletta! In pratica verrà semplicemente incollata sotto come strato in più, quindi nessun cambiamento a livello di pressatura e preparazione legno, cambia ovviamente che va preparata la soletta per prima, incollandoci le lamine, e non è stato affatto facile. L'idea infatti era di ricoprirla tutta, full lamina, ma arrivati al tail è stato quasi impossibile trovare le curve giuste (a mano riesci a piegarla se il raggio di curvatura è ampio, ma quello swallowtail lì mi ha fermato), perciò l'ho lasciata libera ed al massimo creerò un po' di spessore con i pezzi di scarto della soletta. Vorrei parlare di questa ora: purtroppo in commercio, almeno come standard, la soletta è larga al massimo circa 35 cm (ad essere ottimisti, in genere è 32/34 massimo) perciò ho optato per una semi trasparente da ben 50 cm di larghezza, che sarebbe destinata a kite o a costruzioni super light. Infatti è spessa 0,8 mm e le lamine 0,9. Lo standard è invece 1,2 mm, di conseguenza la prossima volta, dato che sono misure poco ritrovabili (le lamine ad esempio erano 8 mt in stock e non ne avevano più!) mi toccherà accoppiare due solette "normali", raddoppiando i costi e gli scarti (che si possono anche usare come sidewall al nose ed al tail, raddoppiandoli con la vetroresina). Ma alla fine non ne varrà la pena spenderci il doppio! Con questa mega spiegazione, forse inutile ai fini della costruzione, vi lascio le ultime foto che ho fatto alla soletta: Ritagliarla a mano è stato davvero faticoso in termini di tempi, ci ho messo mezza mattinata! Lo stesso dicasi per la lamina, venuta non proprio bene sul primo lato. Sul secondo lato invece avendo preso un po' la mano è venuta decente. Ma molto lo fa la soletta, se non è tagliata bene e lineare anche la lamina non potrà aderire bene.
Per ora però sono abbastanza soddisfatto. Come vedete, la trasparenza non è molto trasparente in effetti.. Speriamo che la grafica si veda di più una volta incollata. Storia diversa se uno si prepara la dima in legno e va di fresatrice! E' infatti la mia prossima mossa per rendere più precisa la soletta e più veloce il processo. Per ora direi che è tutto con questo post sulla prima fase, la preparazione! Il prossimo sarà sul taglio della tavola uscita di pressa, vi aggiornerò con qualche fotazza appena riesco a trovare un buco di tempo!
0 Comments
|
Gianluca GalastriShaper, rider, povero. Archivi
Novembre 2019
Categorie |